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La Ztl a Roma cambia ancora una volta. Secondo le stime effettuate da Roma Servizi per la Mobilità, sono almeno 30mila le auto da sostituire per poter accedere alla Zona a Traffico Limitato. Questo perché l’Amministrazione Capitolina ha deciso di modificare i confini della Fascia Verde che, oltre alla vecchia area dell’anello ferroviario, adesso arriverà fino a Labaro e a Tuscolano. 

È quanto racconta l’articolo del quotidiano romano Il Messaggero riportato in calce, secondo cui per oltre 30mila cittadini romani si renderà necessario, se non obbligatorio, il cambio dell’automobile. La nuova Ztl a Roma, attiva a partire dal primo novembre, rappresenta una significativa sfida per la mobilità urbana e richiede un adeguamento dei comportamenti degli automobilisti e dei mezzi di trasporto.

Ztl Roma: dal 1 novembre vietato il transito di auto a benzina Euro 3 e diesel Euro 4

In materia di Ztl di Roma il Comune ha deciso di fare sul serio. Nei giorni scorsi, infatti, è partita l’installazione delle telecamere su via Tuscolana. Dunque i divieti, che sono già operativi dalla fine del 2022, adesso saranno anche monitorati con le telecamere. Naturalmente i cittadini romani non ci stanno e sottolineano l’onere economico che graverà sulle loro spalle, in quanto costretti a sostituire il proprio mezzo di trasporto a causa della Ztl a Roma. 

I rincari generalizzati hanno già duramente colpito la mobilità nel centro di Roma. Queste nuove restrizioni andranno a incidere ancora di più sul settore. Secondo le stime, se tutti i 30mila cittadini dovessero sostituire la propria automobile per accedere alla nuova zona a traffico limitato, il costo complessivo ammonterebbe a ben 700 milioni di euro. Infatti, il prezzo medio di un’auto nuova in regola con le nuove norme contro l’inquinamento è pari a 26mila euro. Senza contare che l’inflazione e la scarsità di materie prime hanno determinato un vero terremoto in questo settore industriale, alterando i prezzi finali al pubblico. Si stima infatti che in 10 anni il costo medio di un’automobile sia cresciuto del 44%.

La nuova Ztl di Roma e i disagi del trasporto pubblico

La situazione della Ztl a Roma sembra sempre più complessa. Come riportato dalla stampa, infatti, i disagi per i cittadini aumentano giorno dopo giorno e l’espansione della Ztl fino a Labaro e Tuscolano, monitorata attraverso l’installazione delle telecamere, potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione. Le difficoltà della mobilità romana del resto non riguardano solo la Ztl, ma anche il trasporto pubblico, con guasti frequenti e stop forzati. È necessaria una soluzione che consenta un miglioramento generalizzato della mobilità romana e quindi anche della qualità della vita dei cittadini romani, coinvolgendo anche il governo nazionale. Con questo approccio si rischia poi di creare una differenza tra i cittadini, tra romani di serie A e cittadini di serie B.

L’Associazione Botteghe Romane dice no alla nuova Ztl di Roma

Da anni l’Associazione Botteghe Romane chiede a gran voce di intervenire sulla questione Ztl Roma, che riguarda i cittadini e in particolare anche i commercianti e le attività del commercio romano. Ricordiamo la richiesta della riapertura dei varchi di via di Ripetta da piazza del Popolo al Mausoleo di Augusto per riattivare il flusso della clientela presso le numerose botteghe romane storiche presenti proprio nelle vie e nei vicoli circostanti. L’Amministrazione Capitolina ha purtroppo ignorato il nostro appello.

Concludiamo affermando che il prolungamento della Ztl rappresenterà un danno enorme per tutti, soprattutto alla luce di un’assenza totale di programmazione sul trasporto pubblico. Il nostro punto di vista è chiaro: se si vuole eliminare il traffico in città e favorire l’utilizzo del trasporto pubblico locale è necessario prima avere i nuovi mezzi pubblici su strada e un servizio puntuale ed efficiente. Solo dopo aver ottimizzato l’offerta pubblica per la mobilità romana, si potrà eventualmente intervenire sulla Ztl a Roma. Finché il trasporto pubblico non sarà modificato ed elevato al livello di quello di tante altre capitali europee, la limitazione della circolazione dei mezzi privati costituirà una vera e propria punizione per i residenti e per le attività del commercio di Roma.

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