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broccolo romanesco

Il broccolo romanesco è un ortaggio molto presente nella cucina romana, che possiamo trovare sul mercato da metà ottobre a fine marzo. Il prodotto affonda le radici nell’antichità, come ci raccontano le fonti storiche. Sappiamo che fu molto apprezzato sulle tavole dei romani, fin dai tempi del console romano Cincinnato, che racconta di come lo coltivasse nel suo orticello. Catone affermava di mangiare il broccolo crudo con l’aceto, mentre Plinio il Vecchio consigliava di nutrirsi di broccoli domestici, in quanto cibo genuino e salutare. Il poeta Catullo si impegnò addirittura in una invettiva al Senato in difesa di questo prezioso ortaggio.

 

L’importante ruolo alimentare, la facilità di coltivazione, le sue proprietà nutritive e, soprattutto, il costo ridotto, ne facevano il protagonista dell’alimentazione quotidiana del popolino, cosa che ha reso il broccolo romanesco un ortaggio poco aristocratico, ma molto famoso.

La ricetta della pasta con il broccolo romanesco

La pasta con il broccolo romanesco è la minestra maggiormente celebrata dai buon gustai romani, a condizione che il broccolo sia autenticamente romanesco, ossia che abbia i fiori verdi e la cupola a punta. Queste è bene sottolinearlo per evitare confusione con il cavolfiore, che è decisamente tutt’altro prodotto.

Tempo totale: 2 ore circa

Costo: basso

Complessità: bassa

  • 1 Broccolo Romanesco
  • 50 gr di prosciutto grasso e magro
  • 2 spicchi d’aglio
  • Strutto o Olio Extravergine di Oliva
  • 30 gr di passata di pomodoro
  • Sale e pepe q.b.
  • 150 gr di cotiche ben raschiate
  • 300 gr di pasta (spaghetti o bucatini)
  • Pecorino romano q.b.

Tagliate a pezzetti il prosciutto grasso e magro e i due spicchi d’aglio, per preparare un battuto da far soffriggere con un cucchiaio di strutto o di olio extravergine di oliva.

All’indorarsi del tutto si versano i fiori del broccolo romanesco ben puliti e tagliati a tocchetti e si lascia insaporire. Subito dopo si aggiungono circa 30 grammi di passata di pomodoro, un po’ di sale, un pizzico di pepe e 150 grammi di cotiche ben raschiate e tagliate a listarelle.

La pentola deve bollire fino alla cottura del broccolo romanesco, a quel punto si possono buttare i 300 grammi di pasta: spaghetti a pezzi oppure bucatini, anche questi a pezzi. Fate attenzione perché la cottura deve essere al dente.

Appena pronta la minestra va servita con un’abbondante pioggia di pecorino.

I nostri consigli per un’ottima minestra con il broccolo romanesco

Questo piatto può diventare anche una minestra per i giorni di magro. Basterà sostituire il prosciutto, le cotiche e la loro acqua, con brodo di arzilla o merluzzo o con l’aggiunta di acciuga salata a pezzetti.

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