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Il nome completo è Piazza Vittorio Emanuele, ma i romani la chiamano semplicemente Piazza Vittorio. È uno dei luoghi più famosi della città, oltre ad essere la piazza più grande di Roma, con i suoi 60mila metri quadrati. La piazza è il simbolo e il cuore del quartiere Esquilino, caratterizzato da multietnicità e vivacità culturale.

Le origini di Piazza Vittorio

La costruzione di Piazza Vittorio rientrava in un progetto di riqualificazione che avrebbe riguardato l’interno del rione Esquilino, da sempre considerato strategico per la vicinanza con la stazione Termini. La piazza venne realizzata a partire dal 1880 e venne intitolata al primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. 

Lo stile della piazza è tipico ottocentesco, con gli imponenti palazzi che la circondano e le 280 colonne dei portici, uno stile che ostenta lusso e ricchezza. 

I Giardini di Piazza Vittorio

Al centro della piazza troviamo i famosi giardini che, recentemente recuperati, costituiscono un vero vanto per l’intero quartiere. A colpire da subito i romani furono le piante esotiche, come le palme, le magnolie e i cedri del Libano, alcune di queste erano doni della regina Margherita. All’interno di questo meraviglioso giardino troviamo i resti del ninfeo di Alessandro, un altro elemento importante di Piazza Vittorio. Si tratta di una fontana di Roma antica, ancora oggi meta di numerosi turisti.

La Porta Magica: l’alchimia e le leggende

Ma a catturare l’attenzione dei passanti è la Porta Magica. Conosciuta anche come Porta Alchemica, la porta fu innalzata dal marchese Massimiliano di Palombara, cultore dell’esoterismo e dell’alchimia, realizzata intorno al 1680. Alla Porta Magica di Piazza Vittorio è legata una famosa leggenda ottocentesca: si narra che un pellegrino chiamato Stibeum fu ospitato una notte a Villa Palombara, ma questi, invece di dormire, trascorse tutta la notte a cercare una misteriosa erba capace di produrre l’oro. Con l’arrivo dell’alba il misterioso ospite oltrepassò la porta, scomparendo per sempre e lasciando dietro di sé solo alcune misteriose pagliuzze dorate.

Il Mercato di Piazza Vittorio, oltre cento anni di storia

Un capitolo a parte lo merita il celebre Mercato Esquilino che, per oltre cento anni, è stato ospitato proprio in Piazza Vittorio, costituendo un fulcro del commercio romano e un importante luogo di scambio e di incontro. Il mercato rimase in piazza per tutto il Novecento, sopravvivendo al fascismo, alle due Grandi Guerre e al fenomeno della borsa nera. Nel dopoguerra il Mercato Esquilino riprese a prosperare arricchendosi di colori e prodotti provenienti da numerosi Paesi. Tuttavia la molteplicità di banchi che aumentava a vista d’occhio portò all’esigenza di trovare una nuova sistemazione allo storico Mercato di Piazza Vittorio. Fu così che nel 2001 il mercato e le botteghe romane vennero trasferito nell’ex Caserma Sani a cui si può accedere da quattro ingressi: via Principe Amedeo, via Mamiani, via Filippo Turati e via La Marmora.

Piazza Vittorio oggi

Oggi Piazza Vittorio a Roma rimane un importante luogo di ritrovo e di diffusione culturale. Basti pensare ai murales e alla street art che decora la piazza o i numerosi richiami a questo luogo nelle opere letterarie e cinematografiche. La piazza infatti è stata di inspirazione a Carlo Emilio Gadda, che ne fornisce un’accurata descrizione nel suo capolavoro Quer Pasticciaccio Brutto de Via Merulana, ma anche al regista Abel Ferrara che ha realizzato un documentario proprio su Piazza Vittorio, per raccontarne la storia e la multiculturalità, che rimarrà per sempre il suo tratto distintivo.  

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