
La cicerchia è una leguminosa considerata dalla scienza un’importante fonte proteica, contenente un amido che ha la singolare proprietà di facilitare un maggiore controllo del livello di glucosio nel sangue rispetto ad altre specie di legumi; è molto ricca di vitamine, calcio, fosforo e fibre. Amatissima sin dai tempi più remoti, costituisce anche oggi la base di molti piatti tipici nostrani, come la zuppa.
La zuppa di cicerchie è un piatto molto semplice da preparare ma sano e gustoso. Dopo aver messo in ammollo le cicerchie la sera prima, il giorno successivo basta lessarle a fuoco lento per un’oretta insieme a prosciutto, aglio e scalogno per poi versare il contenuto sulle fette di pane aggiungendo mezzo cucchiaio di olio.
La cicerchia del Lazio è riconosciuta dal Ministero come prodotto agroalimentare tradizionale italiano, ancora coltivato e raccolto seguendo il processo produttivo tradizionale, con semina in primavera e raccolta nella seconda metà di agosto. Da sempre coltivato nelle aree montane dei luoghi di produzione, presenta forma reticolare irregolare, di colore beige non uniforme.
Cenni Storici
Apprezzata già in tempi remoti in Medio Oriente, la cicerchia vanta antiche tradizioni ed è molto diffusa nelle colline interne del Lazio fino al dopoguerra.
Riconosciuta DOP, viene utilizzata per alcuni piatti tipici del piccolo comune pontino e famosi anche in tutta la provincia e non solo. Dimenticata per molto tempo, ha vinto successivamente il riconoscimento di “Piatto tipico pontino”, tornando così ai fasti dell’antica arte culinaria.
Curiosità
Avete mai provato le cicerchie con la laina?
Le cicerchie cotte con sugo di pomodoro, cipolla, aglio, brodo possono anche essere utilizzate per condire la laina, una pasta fatta in casa con sola farina e acqua, senza aggiunta di uova. Ottima servita con ricotta essiccata di capra.