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Campo de' Fiori

Una delle piazze più importanti e più famose di Roma è senza dubbio Campo de’ Fiori. Forse non tutti sanno che si tratta dell’unica piazza monumentale della Capitale a non ospitare una chiesa. Situata nel centro di Roma, tra via dei Giubbonari e via della Cancelleria, la piazza conferì il nome al lungo asse noto nel secolo XV come via Florea, che collegava la chiesa di Sant’Angelo in Pescheria con il ponte S. Angelo, passando per il Portico di Ottavia e il quartiere ebraico di Roma, cuore della cucina giudaico-romanesca.

Campo de’ Fiori ci racconta storia secolare che vede come protagonisti un mercato rionale di Roma, un eretico e una fontana. 

La storia di Campo de’ Fiori

Fino al Quattrocento la piazza Campo de’ Fiori come la conosciamo oggi non esisteva, al suo posto c’era un prato fiorito con alcuni orti coltivati, da qui il nome. Secondo una versione meno accreditata, invece, la piazza deve il suo nome a Flora, una donna molto amata da Pompeo, che in questa zona aveva costruito il suo teatro. 

A partire del 1200 la famiglia Orsini acquistò numerosi beni, tra cui case e torri, presenti nella piazza che si trovavano in una posizione strategica rispetto alla famosa via Florea. Proprio qui gli Orsini vi costruirono la loro dimora fortificata e, fino al Settecento, la celebre famiglia vantava diritti di baronia sulla piazza.

Nel Quattrocento la piazza venne fatta lastricare e, in seguito alle numerose migliorie apportate alla zona, a Campo de’ Fiori sorsero il nuovo palazzo della Cancelleria ed il palazzo della famiglia Farnese. Per questo motivo la piazza divenne un luogo frequentato da personalità di spicco come ambasciatori e cardinali. Tutto questo portò benessere nella zona e la piazza divenne sede di un mercato dei cavalli e nei dintorni della piazza nacquero molti alberghi, locande e botteghe romane di artigiani. La piazza come la conosciamo noi prese vita dopo il 1858, quando furono demolite le case presenti sul lato nord.

Il rogo di Giordano Bruno a Campo de’ Fiori

Piazza Campo de’ Fiori è famosa soprattutto per essere stata il teatro di esecuzioni pubbliche, in particolare quella del frate Giordano Bruno, arso vivo in piazza il 17 febbraio del 1600, accusato dalla Chiesa di eresia. Circa due secoli dopo l’esecuzione di Bruno un comitato di studenti universitari chiese che fosse realizzata una statua in ricordo del frate, un appello a cui aderirono anche intellettuali di spicco dell’epoca, come Victor Hugo. Nonostante la forte opposizione della Chiesa, venne realizzata una statua bronzea dallo scultore Ettore Ferrari, che venne inaugurata nel 1889 e posta al centro della piazza, dove ancora oggi la possiamo trovare. 

Un piccolo suggerimento per gli studenti che si trovano a visitare la piazza: se ancora non vi siete laureati fareste bene a non guardare la statua di Giordano Bruno negli occhi! Secondo alcune credenze studentesche guardare il frate negli occhi porta sfortuna. 

 

La travagliata storia della Fontana della Terrina

Nel 1500 lo scultore Giacomo Della Porta, su incarico di Papa Gregorio XIII, aveva realizzato una scultura, nota come Fontana della Terrina, che era stata collocata in Piazza Campo de’ Fiori. Il nome “terrina” deriva dal fatto che la fontana era chiusa da un coperchio che ricordava la forma di una zuppiera. Sul coperchio della fontana è incisa una scritta che recita così: “Ama Dio e non fallire, fai del bene e lascia dire”, forse in riferimento ai condannati che venivano portati al patibolo. Nel 1899 la fontana venne asportata per lasciare posto al monumento a Giordano Bruno, rimanendo per anni in un magazzino comunale. Nel 1924 si pensò di riportare la fontana nel luogo di origine, tuttavia si preferì porre una copia senza coperchio, che venne collocata nel lato settentrionale della piazza. La fontana originale venne recuperata dai magazzini e collocata nella piazza della Chiesa Nuova, nel rione Parione. 

 

Il mercato dei fiori di Roma, uno dei più famosi mercati rionali

Il celebre mercato che si trova in questa piazza venne trasferito da Piazza Navona nel 1869, diventando uno dei mercati rionali di Roma più caratteristici della città. Inizialmente nel mercato si vendevano solo frutta e verdura, diventando il regno incontrastato delle “vignarole”, ossia le signore che tutti i giorni arrivavano dalla campagna con i loro ortaggi, che pulivano direttamente nella piazza. Con il passare degli anni il mercato si è allargato, ampliando la sua offerta, in particolare i banchi di fiori, di pesce e di carne. Ancora oggi il mercato mantiene i banchi di legno e gli ombrelloni per riparare la merce. 

Il mercato è celebrato anche in un famoso film di Mario Bonnard, dal titolo Campo de’ Fiori, che narra la storia d’amore fra due “bancarellari”: la fruttivendola Elide, interpretata da Anna Magnani ed il pescivendolo Peppino, interpretato da Aldo Fabrizi.

Campo de’ Fiori oggi

Oggi la piazza è un centro della movida giovanile, con tanti locali e luoghi di ritrovo. È anche un ottimo luogo dove poter gustare le prelibatezze della cucina romanesca, grazie alla presenza di numerose osterie e trattorie romane che affacciano sulla piazza o nelle vie adiacenti. 

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