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Al Grottino del Laziale: una trattoria tra fede calcistica e tradizione romana

Ci troviamo ai Parioli, quartiere storico di Roma, per incontrare uno dei nostri nuovi soci: la Trattoria al Grottino del Laziale, un pezzo di storia della ristorazione romana. L’attuale proprietario del Grottino del Laziale, Enrico D’Angeli, ci ha raccontato l’origine di questa storica trattoria romana, la cui nascita risale al 1912, in un momento chiave per lo sviluppo urbano del quartiere Parioli, da subito concepito con costruzioni non eccessivamente ingombranti e collegate dalla principale arteria costituita da viale Parioli. 

I cimeli della trattoria Al Grottino del Laziale

Situato in viale Romania 27, la trattoria Al Grottino del Laziale ha conservato la tradizione dei locali storici romani, con l’insegna color celeste che richiama i colori della Lazio e una tenda a fili all’ingresso. Oltre ai numerosi richiami calcistici, con foto, magliette autografate, scudetti e cimeli vari appesi, nel locale la tradizione è richiamata anche da foto storiche della città, dei membri della famiglia D’Angeli e di personaggi della romanità, tra attori e personaggi dello spettacolo.  

La nascita del Grottino al Laziale

Tutto ebbe inizio nel 1912, quando Giovanni, il bisnonno di Enrico D’Angeli, dal suo paese di origine nel reatino, giunge a Roma insieme alla moglie per vendere il vino e decise di prendere questo locale che originariamente era pensato come ricovero di barozzette, ossia i carretti che trasportavano il vino per tutta la città. In seguito, vista la costruzione e la crescita edilizia del quartiere Parioli, iniziarono a preparare alcuni piatti della tradizione romana, come la pasta e fagioli, la pasta e ceci e la pasta con l’arzilla, diventando un punto di riferimento per gli operai che lavoravano nei cantieri vicini. Una tradizione culinaria che si è ampliata e si è tramandata di padre in figlio, arricchendo il menù ma valorizzando sempre i piatti della tradizione romanesca. “Quando mio padre è venuto a mancare nel 2009 – ci racconta Enrico – io lavoravo come rappresentante nel mondo dell’abbigliamento, eppure abbandonare una trattoria che racchiude oltre cento anni di storia della Capitale sarebbe stato uno spreco enorme, motivo per cui ho iniziato a lavorare nell’attività di famiglia”. 

La cucina tipica della trattoria romana

Al Grottino dal Laziale da sempre porta avanti una cucina casereccia, d’altri tempi, senza fronzoli e senza modificare le ricette tradizionali, come i primi classici della gricia, l’amatriciana, la carbonara e la cacio e pepe, con la novità delle fettuccine mari e monti, diventando la prima trattoria a Roma a proporre questo piatto nel menù. Anche i secondi rispecchiano la tradizione: coda alla vaccinara, coratella con carciofi e pajata. “Le polpette sono quelle che faceva mia nonna e le sto insegnando a mia figlia” ci tiene a specificare Enrico D’Angelo. 

Le fettuccine fichi e guanciale del Grottino

Unica novità culinaria è stata l’invenzione, una quindicina di anni fa, delle fettuccine con fichi, guanciale e pecorino, un piatto tipico del reatino che ancora oggi va alla grande tra i clienti e con cui il ristorante ha vinto il premio Cucchiaio d’Argento. Enrico si mette ai fornelli e ci dà una dimostrazione pratica di come ogni giorno in trattoria preparano questo piatto. Il guanciale si deve amalgamare bene con i fichi per mescolare bene i sapori, mentre la fettuccina deve essere scolata molto al dente per amalgamarla con il sugo. Il tocco finale è una spolverata di pecorino e poi si può impiattare: “Alla casareccia mi raccomando! Qui non abbiamo gli chef che arrotolano la pasta” ci dice Enrico sorridendo. 

 

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